Quante volte ci capita di leggere prescrizioni in cui sono indicate le “famose” 10 sedute di ultrasuoni o di trazioni vertebrali?
Come mai, soprattutto in alcune condizioni cliniche dove la crescente letteratura scientifica ha dimostrato la loro inefficacia?
Per dare risposta a questi quesiti e per favorire il dialogo tra pazienti e professionisti sanitari nel prendere decisioni terapeutiche trasparenti, consapevoli e condivise, Slow Medicine ha promosso il progetto “FARE DI PIÙ NON SIGNIFICA FARE MEGLIO – CHOOSING WISELY ITALY” (clicca qui per accedere al sito dedicato al progetto).
Esami diagnostici, trattamenti e procedure a rischio di inappropriatezza sono le tematiche affrontate.
Il progetto si basa sull’assunzione di responsabilità dei medici e degli altri professionisti sanitari nelle scelte di cura e sulla partecipazione dei pazienti e dei cittadini e viene attuato attraverso le raccomandazioni di Società Scientifiche e Associazioni Professionali italiane come l’Associazione Italiana dei Fisioterapisti che ha portato il suo contributo in merito alle conoscenze scientifiche disponibili in campo riabilitativo.
Slow Medicine ha prodotto quindi una lista di procedure e tecniche riabilitative che non apportano benefici significativi alla maggior parte dei pazienti ai quali sono prescritti, ma possono, al contrario, esporli a rischi: il primo di questi è la perdita di tempo utile a giungere a una diagnosi precisa e ad una cura adeguata.
Il miglioramento del dialogo e della relazione dei medici e degli altri professionisti con i pazienti e i cittadini passa anche attraverso il rapporto di fiducia che si ripone nella figura sanitaria ma è necessario anche che essi siano sufficientemente formati e informati sull’efficacia delle terapie e delle procedure diagnostiche, sulla base delle più recenti evidenze scientifiche.
La messa a punto del materiale informativo allegato ha quindi, per i cittadini, i pazienti e i professionisti sanitari l’obiettivo di favorire la conoscenza e di promuovere la consapevolezza in merito a scelte terapeutiche e diagnostiche opportune e adeguate.
Consigliamo a tutti i pazienti, quindi, di leggere e condividere diffusamente questo documento, scaricabile cliccando qui.
Buona Lettura a tutti.
Dott. Ft. OMT Antonello Viceconti